In cinque minuti, quelli a ottantesimo inoltrato della partita tra Siena e Milan, sono cambiate prospettive e sogni di mercato della Fiorentina; tra il terzo e il quarto posto c’è un abisso in termini economici e di appeal (come sottolineato da Galliani che ha definito l’Europa League, in confronto alla Champions, una competizione di Serie B), ma nonostante la beffa di domenica scorsa in casa viola non si sono fasciati la testa e così gli uomini mercato Pradé e Macia hanno cominciato a lavorare per far compiere un ulteriore salto di qualità alla rosa allenata da Montella. Insomma, se Negredo ha declinato l’offerta perché intende ascoltare offerte da club impegnati in Coppa Campioni, se Jovetic sarebbe comunque partito e i mal di pancia di Pizarro prescindono dal finale di campionato, il bel gioco espresso dai toscani nella stagione appena archiviata rimane un bel biglietto da visita in sede di trattativa e il primo anno della rivoluzione dei Della Valle ha portato in dono alla Fiorentina un futuro che appare roseo.
Ieri la prima ufficialità, un colpo che a Firenze conoscevano da tempo ma che è stato definito in tutto e per tutto solo ora: Oleksandr Yakovenko è un nuovo giocatore della Fiorentina, un classe ’87 che arriva in Toscana a parametro zero dall’Anderlecht. I contatti con l’esterno offensivo di Kiev (ma che possiede passaporto comunitario) risalgono a dodici mesi fa ma le richieste del club belga per un giocatore in scadenza (i biancomalva chiedevano 2,5 milioni) avevano fatto desistere Pradé che ha aspettato la fine del suo contratto in essere col club di Bruxelles e già a marzo aveva chiuso la trattativa, con tanto di visite mediche: ieri poi la firma e la comunicazione ufficiale, con Yakovenko che ha firmato un contratto di tre anni a 550 mila euro a stagione. Giocatore duttile che può svariare su tutto il fronte offensivo, l’ucraino preferisce partire esterno e proprio per questo rimpiazzerà il partente Romulo e sarà a tutti gli effetti il vice Cuadrado.
Figlio di Pavlo Iakovenko (attuale selezionatore dell’Under 21 ucraina e ex pilastro della Dinamo Kiev di fine anni ’80), Oleksandr giunge giovanissimo nel Metalist Kharkiv, per poi lasciare il suo paese d’origine e tentare l’avventura in Belgio a soli 18 anni: una stagione al Lierse, piuttosto positiva, quindi due al Genk da cui viene prelevato dall’Anderlecht. Dopo un avvio balbettante (segna in Coppa Uefa contro il Bayern Monaco ma spesso fa fatica a emergere), la squadra della capitale decide di mandarlo in prestito prima al Wasterlo, quindi all’Oud-Haverlee Lauven. Quest’anno ha giocato molto e bene nell’Anderlecht (contro il Milan, a novembre, mise a referto un assist), finendo il campionato con 25 presenze e 7 gol (l’ultimo a gennaio), il tutto condito da due reti anche nei preliminari di Champions. E’ il quinto ucraino che approda nel nostro campionato (dopo Zavarov, Mikhailichenko, Atelkin e Shevchenko), il sesto se si considera proprio un ex viola: Andrej Kanchelskis, ucraino di nascita e formazione calcistica, scelse però di difendere i colori della Russia.
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